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Tecniche di procreazione assistita

LE TECNICHE DI PMA DEL CENTRO DI FERTILITA’ ANDREA GRIMALDI

Il Centro di Fecondazione Assistita “Andrea Grimaldi” nel panorama della infertilità di coppia è in grado di proporre  soluzioni valide fino alle  tecniche di PMA di I e II livello

Presso il Centro di Fecondazione è possibile supportare la coppia in ogni fase della ricerca di una gravidanza con:

  • visite specialistiche e indagini per la valutazione della infertilità di coppia (dosaggi ormonali, ecografie, spermiogrammi, test di capacitazione seminale, test di frammentazione del DNA)
  • cicli di concepimento assistito di I e II livello
  • recupero chirurgico di spermatozoi dal testicolo (T.E.S.E.)
  • fecondazione eterologa (con donazione di seme o ovociti o embrioni)
  • crioconservazione di gameti (ovociti e spermatozoi)
  • crioconservazione di embrioni
  • social freezing

Le tecniche di fecondazione assistita sono, sulla base della loro complessità, di I livello (inseminazione intrauterina) o di II livello (F.I.V. e I.C.S.I.).

Il ricorso a tali tecniche è indicato solo dopo un completo approfondimento diagnostico, al fine di individuare per ogni coppia un trattamento personalizzato e dunque potenzialmente più efficace. Per tale motivo è necessario rivolgersi ad un Centro di Fecondazione Assistita qualificato che possa accompagnare la coppia nel percorso di PMA più rapido e idoneo.

Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in caso di mancato concepimento, si può ricorrere alla Procreazione assistita dopo almeno 12/24 mesi di rapporti liberi e non protetti. Questo limite si abbassa a 6 mesi per le donne di età oltre 35 anni e anche in presenza di fattori di rischio come precedenti interventi sugli organi pelvici, infezioni utero ovariche, endometriosi, e altre patologie dell’apparato riproduttivo.

Tecniche di I livello

E’ l’inseminazione intrauterina (I.U.I. Intra Uterine Insemination). E’ una tecnica minimamente invasiva e consiste nell’introduzione del liquido seminale (precedentemente trattato in laboratorio) direttamente nell’utero della paziente, agevolando l’incontro tra spermatozoo e ovocita. Questa procedura va associata  al monitoraggio della crescita follicolare, per meglio sincronizzare l’ovulazione e agevolare così l’incontro spontaneo dei due gameti.

E’ una  procedura particolarmente indicata per quelle coppie nelle quali la donna abbia problemi di ovulazione o l’uomo presenti lievi patologie seminali di motilità o di concentrazione. Qualora le condizioni dei pazienti presentino anomalie più marcate è opportuno, invece, procedere ad una tecnica di II livello.

Tecniche di II livello

In casi più complessi quali, ad esempio, infertilità maschile marcata, patologie delle tube, endometriosi, patologie ormonali o infertilità sine causa, può essere necessario avvalersi delle tecniche di II livello.

Con questa procedura, l’incontro tra ovocita e spermatozoo, e quindi la fecondazione, avviene in laboratorio. Dopo aver indotto un’ovulazione multipla, attraverso la stimolazione farmacologica delle ovaie, si procede alla aspirazione dei follicoli per  il recupero degli ovociti ( pick-up ovocitario). Lo stesso giorno del prelievo degli ovociti il partner maschile procede alla raccolta del liquido seminale.

Una volta ottenuti i gameti femminili e maschili, si procede alla fecondazione in vitro.

Queste sono le fasi principali del trattamento:

1) Stimolazione Ovarica

Le ovaie sono stimolate attraverso la somministrazione di ormoni con un piano terapeutico personalizzato, studiato in base alle caratteristiche della paziente, mentre la crescita dei follicoli è monitorata con controlli  ecografici e dosaggi ormonali fino al momento in cui raggiungono numero e dimensioni ottimali.

2) Prelievo degli ovuli (pick-up) e fecondazione in vitro

L’ aspirazione dei follicoli avviene sotto guida ecografica per via transvaginale in sedazione. Il liquido follicolare raccolto viene subito valutato dai biologi che isolano gli ovociti per la successiva fecondazione che può avvenire con due modalità:

  • F.I.V. (Fecondazione In Vitro): gli ovuli sono conservati in un incubatore per alcune ore prima dell’inseminazione con gli spermatozoi del partner opportunamente capacitato. I gameti maschili e femminili vengono collocati insieme in una provetta (in vitro) ed è qui che avverrà la fecondazione, ovvero l’incontro tra ovuli e spermatozoi, necessario alla formazione di  embrioni. Questo incontro avviene in modo naturale, senza manipolazioni o interventi meccanici.  
  • I.C.S..I (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi): la fecondazione viene ulteriormente “aiutata” in quanto ogni spermatozoo è direttamente iniettato all’interno dell’ovocita. Nei  giorni successivi gli ovuli fecondati diventano embrioni pronti per essere trasferiti nell’utero. La tecnica ICSI è indicata nei casi di infertilità maschile grave per basso numero di spermatozoi o mobilità ridotta degli stessi.  La coltura dell’embrione è la medesima, così come pure il successivo transfer embrionale.

3) Valutazione della crescita degli embrioni

Gli embrioni in coltura vanno valutati quotidianamente nello sviluppo secondo precisi criteri biologici: al giorno 3 dalla fecondazione lo staff medico e biologico del Centro, unitamente ai pazienti, decide sulla migliore strategia possibile per quella determinata coppia:

  • Trasferimento immediato degli embrioni  al giorno 3 e eventuale crioconservazione di eventuali embrioni soprannumerari
  • Crioconservazione di tutti gli embrioni con posticipo del transfer ad un successivo ciclo
  • Continuazione della coltura degli embrioni fino allo stadio di blastocisti (giorno 5)
  • Trasferimento al giorno 5 di una blasto e crioconservazione di eventuali altre soprannumerarie

4) Trasferimento / Transfer embrionale

Gli embrioni sono inseriti in utero attraverso un sottile catetere e depositati in cavità uterina. Non è richiesta alcuna sedazione poiché l’intervento è indolore.

5) Crioconservazione

Gli embrioni non trasferiti vengono congelati in azoto liquido con la tecnica della vitrificazione e possono essere utilizzati per successivi transfer se la gravidanza non viene raggiunta al primo tentativo, o dopo qualche anno in caso di gravidanza.  I transfer successivi non richiederanno ulteriori stimolazioni ovariche né prelievo degli ovuli, ma solo una preparazione farmacologica dell’endometrio.

Prelievo chirurgico degli spermatozoi

In alcuni casi di assenza di spermatozoi (azoospermia), può essere valutata la possibilità di recuperare chirurgicamente gli spermatozoi direttamente dal testicolo (T.E.S.E.), per poi procedere con una ICSI.

Tecniche eterologhe

Il fattore età è un elemento cruciale soprattutto nella donna: più ci si avvicina ai 40 anni, più gli ovociti subiscono una alterazione quantitativa e qualitativa che riduce drasticamente la possibilità di avere una gravidanza anche con le tecniche di PMA. In questi casi la donazione di ovociti o embrioni da parte di donne giovani, può essere la risoluzione della infertilità.

Social Freezing

E’ una possibilità per quelle donne che ancora non sono legate stabilmente ad un partner, che abbiano età non superiore ai 35 anni e che vanno verso una età che non consentirà più di avere ovociti idonei alla fecondazione. Queste donne single possono donarsi i propri ovociti per crioconservarli e utilizzarli anche in età più avanzata quando avranno un partner stabile con il quale condividere un progetto di famiglia.