Da Febbraio è attivo il nuovo Ambulatorio di Ortopedia generale

Vuoi avere maggiori informazioni? Chiamaci: +39 081.0207111 da LUN a VEN 10.00 - 16.00

News

Emicrania e obesità: Relazioni pericolose

L’emicrania è uno dei disturbi organici più frequenti e fastidiosi, ma quando si associa al sovrappeso o all’obesità la situazione è difficilmente gestibile. Che esistesse un legame tra obesità e mal di testa era già noto, ma recenti studi italiani e americani testimoniano un nesso biochimico tra le due entità nosologiche, una stretta associazione biunivoca per cui l’una favorisce l’altra. La neurologa americana, Barbara Lee Peterlin, della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, spiega: “Studi precedenti sull’argomento avevano rilevato un legame statisticamente significativo fra le persone con emicrania episodica e la presenza di un Bmi elevato; il rischio aumenta in modo significativo non solo nei soggetti con Bmi elevato, ma anche fra chi ha meno di 50 anni, nelle donne e nei soggetti di pelle bianca”. Lo studio condotto dal Prof. Pinessi del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, stima che il 20-30% degli emicranici, dunque circa 3-5 milioni, sono obesi o in sovrappeso, e tra questi vi sono anche coloro che hanno registrato un incremento del peso dovuto ai farmaci utilizzati nella profilassi dell’emicrania, come i beta-bloccanti (propranololo) e i calcio-antagonisti (flunarizina). Lo stesso ha dimostrato che nei pazienti emicranici è presente un’alterazione del metabolismo del
glucosio, legata a un’insulinoresistenza, e cioè una diminuita attività insulinica. I pazienti emicranici mostrano un’alterata capacità di risposta all’insulina: si può quindi affermare che l’emicrania si caratterizza per uno stato di insulino resistenza sotto molti aspetti assimilabile al diabete in fase preclinica.
Il paziente emicranico che segue uno stile di vita sano, una dieta adeguata e pratica una regolare e moderata attività fisica, può ridurre in maniera significativa sia il grado di insulino resistenza, migliorando tutti i parametri metabolici, sia l’eccesso di peso, riducendo anche l’intensità e la gravità degli attacchi di cefalea.

a cura del dott. Pasquale Cozzolino

06 Ott 2020